IVO SAGLIETTI – Après nous les Mouches: Histoire d’une amitié
“Giorgio è stata un’amicizia di 20 anni. Quando scattai quella prima foto, sulla scala del suo ristorante, capii che ci saremmo visti e rivisti per lungo tempo, che tra di noi si era creata una immediata empatia.
Non è mai stata un’amicizia facile, ma Giorgio non era un uomo facile. Ho fotografato lui, la sua famiglia, i suoi cambiamenti di umore, la sua generosità, l’essere fratelli e le sue tragedie per 20 anni… poi all’improvviso nulla più: è sparito e con lui la sua amicizia, credo di intuirne i motivi e le ragioni. Malgrado ciò sappi, caro Giorgio, che il tuo affetto, che le nostre chiacchierate notturne, i nostri viaggi e le nostre litigate mi mancano. Con affetto Yves”
Ivo Saglietti è nato a Toulon, Francia; inizia l’attività a Torino come cineoperatore, producendo alcuni reportages di tipo politico e sociale. Nel 1975 passa alla fotografia, lavorando nelle strade e nelle piazze della contestazione.
Nel 1977 si trasferisce a Parigi. Da qui iniziano i suoi viaggi come reporter-photographe, dapprima con agenzie francesi, in seguito per conto di agenzie americane e per magazines internazionali (Newsweek, Der Spiegel, Time, The New York Times), per i quali “copre” in assignement situazioni di crisi e di conflitto in America Latina, Africa, Balcani, Medio Oriente.
Nel 1992 riceve il premio World Press Photo (nella categoria Daily Life, stories) con un servizio su un’epidemia di colera in Perù e nel 1999 la “Menzione d’Onore” per un reportage sul Kosovo. Inizia a lavorare su progetti a lungo termine: “Il Rumore delle Sciabole” (1986-1988), suo primo progetto e libro, documenta la società cilena durante gli ultimi due anni della dittatura militare del Generale Augusto Pinochet.
Successivamente si rivolge sempre di più verso progetti personali di documentazione che gli permettono di affrontare una storia in modo più articolato e meno condizionato dalle esigenze e richieste dei settimanali. Uno di questi è il reportage che ripercorre la via della tratta degli schiavi dal Benin alle piantagioni di canna da zucchero della Repubblica Dominicana e di Haiti, un altro è quello sulle tre malattie che devastano i paesi del terzo mondo – aids, malaria e tubercolosi – realizzati negli anno Novanta e Duemila. Dal 2000 è membro associato dell’agenzia foto giornalistica tedesca Zeitenspiegen Reportagen, per la quale sta lavorando ad un progetto sulle frontiere nel Mediterraneo e Medio Oriente.
Sito web – www.ivosaglietti.com