Ignacio M. Coccia
Nato a Madrid nel 1974, vive ad Ascoli Piceno.
Si dedica alla fotografia dopo gli studi classici. Nel 2003 è in Ucraina per documentare i cambiamenti del Paese durante la rivoluzione arancione. Il lavoro viene esposto al “Festival Internazionale di fotoreportage di Roma”.
Ha collaborato con riviste nazionali ed estere fra cui Le Monde, SonntagsZeitung, D, Financial Times, SportsWeek, Cosmopolitan, National Geographic, IL Magazine 24Ore, L’Espresso.
Fra le sue pubblicazioni: Kiev-Ucraina, Kosovo incertezze e sogni, Assalto al moro, Verde Cortina, Offida sacra e profana, Mare Corto.
Insegna fotogiornalismo alla scuola di letteratura e fotografia Jack London ed è membro dell’agenzia Contrasto.
Le altre anime dell’Est
Nella ricerca fotografica e reportagistica di Ignacio Coccia, i cani sono una presenza costante. Il cane, nel suo obiettivo, assurge a specchio degli uomini che vivono lo spazio e il tempo che sta esplorando, si eleva anche lui a protagonista del contesto.
“Le altre anime dell’Est” è un lavoro realizzato nei Balcani dove corsa alla modernità e arretratezza convivono, così come i residui del passato con le incertezze del presente.
E’ un essere Europa ma a modo suo con i grandi spazi aperti, i villaggi modesti, le osterie lungo la strada.
I cani – senza padrone, dignitosi e liberi – rivelano con efficacia il groviglio di sensazioni, emozioni e suggestioni che queste terre in transizione ci offrono.