Un programma di altissimo livello per l’edizione 2018 del Festival, nel corso della quale avremo i seguenti ospiti:
Monika Bułaj, Simone Francescangeli, Claudio Colotti, Valerio Bispuri, Marco Bottelli, Denis Curti, Matteo Guzzini, Pietro Masturzo, Livio Senigalliesi, Claudio Marcozzi, Annalina Tortelli, Simona Guerra, Daniele Dibonaventura
f o t o g r a f i n m o s t r a
MONIKA BUŁAJ
Varsavia, 1966 – Ospite d’onore
Fotografa, reporter e documentarista, Monika Bulaj svolge la sua ricerca sui confini delle fedi, minoranze etniche e religiose, popoli nomadi, migranti, intoccabili, diseredati, in Europa ed Asia, in Africa e nei Caraibi.
Pubblica con La Repubblica, Corriere della Sera, Gazeta Wyborcza, Revue XXI, Internazionale, Geo, Courier International, National Geographic, Time Lightbox, The New York Times Lens, The Guardian, Al Jazeera.
Ha studiato filologia all’Università di Varsavia, e seguito corsi di antropologia, filosofia, teologia. Autodidatta in fotografia. Ha studiato teatro di ricerca e danza. Attrice, insegnante e regista teatrale fino al 2002. Insegna contemporaneamente fotografia, teatro di strada e trampoli ai bambini nelle comunità a rischio. Scrive in italiano e polacco, parla otto lingue, ha tre figli, vive a Trieste.
Ha diretto e sceneggiato il film documentario “Figli di Noè” (produttore: Lab80 FILM) e firmato la sceneggiatura di “Romani Rat “, diretto nel 2002 da M. Orlandi, sul genocidio dei Rom da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale (Porrajmos, “il grande divoratore” in romaní), realizzato con il contributo di Shoah Visual History Foundation.
Ha pubblicato libri di reportage letterario e fotografico, con Alinari, Skira, Frassinelli, Electa, Feltrinelli, Bruno Mondadori.
Il libro “Nur. La luce nascosta dell’Afghanistan”, scelto da TIME come uno dei migliori libri fotografici del 2013, è attualmente esaurito e fuori catalogo. L’ultimo libro, “Where Gods Whisper”, è uscito con Contrasto a settembre 2017 in inglese con il fascicolo in italiano “Dove gli dei si parlano”.
Svolge una costante attività didattica, La scrittura creativa e non fiction del reale/Workshop di fotogiornalismo, e ha prodotto un centinaio di mostre fotografiche tra l’Europa, New York e Il Cairo. «Il mio obiettivo – ha asserito in occasione della TED Global Fellowship 2011 – è quello di mostrare le luci nascoste dietro il sipario del grande gioco, i piccoli mondi ignorati dai media e dai profeti di un conflitto globale».
Attualmente sta lavorando al progetto “Le Afriche. Specchi dell’invisibile” e continua la sua ricerca sui confini del monoteismo, tra Asia, Caucaso, Russia e Medio Oriente. Le sue fotografie per “Le Afriche”, acquistate da Leica Collections, hanno rappresentato “La Repubblica” nella sezione Daily Press per il Visa d’Or a Perpignan nel 2015.
Ha ricevuto diversi premi per la fotografia e il reportage letterario.
Nel 2014 le è stato consegnato il Premio Nazionale “Nonviolenza”, per la prima volta assegnato ad una donna, con questa motivazione: “per la sua attività di fotografa, reporter e documentarista, capace di mettere in luce l’umanità esistente nei confini più nascosti eppure evidenti della terra, di far vedere la guerra attraverso le sue conseguenze, di indagare l’animo dell’Uomo, la sua ansia di religiosità, di tenerezza e di dignità. Monika Bulaj rende visibile l’invisibile, attraverso l’esplorazione dell’animo delle persone, creando con l’immagine, l’unità dell’umano.”
– Mostra “Nur. Appunti afghani” – 19 maggio / 17 giugno
– Performing reportage “Dove gli dei si parlano” – 1 giugno ore 21 Ridotto Muse
i m m a g i n i r a c c o n t i f i l m s u o n i
di e con Monika Bulaj – durata 60 minuti
Ad #AFF2018 1° GIUGNO ORE 21.15 SALA “Ridotto Teatro delle MUSE”
Ingresso libero. Posti in sala in numero limitato. Accesso controllato
Le ultime oasi d’incontro tra fedi, zone franche assediate dai fanatismi armati, patrie perdute dei fuggiaschi di oggi. Luoghi dove gli dei parlano spesso la stessa lingua franca, e dove, dietro ai monoteismi, appaiono segni, presenze, gesti, danze, sguardi. In una parola: l’uomo, la sua bellezza, la sua sacralità inviolabile, ostinatamente cercata anche nei luoghi più infelici del Pianeta.
– Workshop – 2 e 3 giugno (info info[at]monikabulaj.com)
– web: http://www.monikabulaj.com
– mail: info@monikabulaj.com
– uno stupendo video-ritratto
– alcuni video per conoscerla meglio
– intervista (da ‘Maledetti Fotografi’ – sito)
SIMONE FRANCESCANGELI
Senigallia 1970 – Autore emergente #AFF2018 – “BOLIVIA: 4090…COME POLVERE”
Sono un fotografo autodidatta. Ho preso in mano la macchina fotografica con l’intento di riuscire a trovare un modo per esprimermi e cercare di raccontare da vicino le storie di vita degli uomini, specialmente quelle ordinarie, legate alla necessità di poter vivere giorno per giorno.
Fino ad ora mi sono incamminato in Italia, in Europa, in Sud America ed in Africa. Ho avuto l’opportunità di pubblicare alcuni dei miei progetti (pellegrini etiopi, strade italiane in Etiopia, sommozzatori artigiani del Cile, minatori bambini in Bolivia) in alcune riviste (TCI, Witness Journal, GUP, PDN Magazine, Eperfectmagazine e alcune pubblicazioni locali in Cile) e per un piccolo editore in Italia. Ho fatto alcune mostre fotografiche in Italia, in Croazia, in Giappone ed in Russia ed ho esposto i miei progetti in tre festival fotografici: Photoreport / Age a Pomarico (Italia) e AnotherViewPhoto a Tolentino (Italia) ed al Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia .
Ho partecipato ad alcuni premi fotografici internazionali ed ottenuto diversi riconoscimenti. Ho vinto la sezione Editoriale al Moscow International Foto Award nel 2017 e al People-Family and Events in Tokyo Foto Awards 2016, ho vinto le sezioni di categoria editoriale nel 2016, 2017 ed anche nel 2018 negli stessi concorsi. Mi è stato assegnato il premio Iofotoreporter in Italia (2011) e mi sono classificato al secondo posto in alcune sezioni di MIFA 2018, 2017 e di Editorial sports MIFA 2016. Ho avuto riconoscimenti nelle sezioni di eventi sportivi, eventi editoriali, e secondo posto in “People, travel and culture” nel premio internazionali ND Photography e diverse altre menzioni d’onore in diversi altri premi fotografici (Ipa, Family of men, Mifa , Tifa, Lensculture e altri).
“BOLIVIA: 4090 … COME POLVERE” è il titolo della mostra che Simone Francescangeli presenta ad #AFF2018
web: https://sim629.wixsite.com/animainmotosim
mail: simone@animainmoto.it
CLAUDIO COLOTTI
(Pollenza 1980) – “MAI+ IL SISMA NEL CENTRO ITALIA TRA VOLTI E MACERIE”
Giornalista pubblicista dal 2009 ha raccontato le Marche come cronista dapprima sul settimanale locale “Nuovo Chienti e Potenza” e poi su una delle prime Web Tv sorte nella regione: “CentroItalia Tv“.
Da sempre appassionato di fotografia intesa come testimonianza, ha affiancato l’attività giornalistica a quella di fotografo sociale e street photographer.
Un impegno che lo ha portato a documentare le mille contraddizioni che investono le principali città italiane nel tempo della crisi. “MAI+ Il sisma nel centro Italia tra volti e macerie” è il suo primo libro pubblicato con l’Associazione MarcheBestWay.
Con lo stesso titolo la mostra che presenterà dal 19 al 30 Ottobre alla Mole Vanvitelliana, nella sessione autunnale di #AFF2018
web: https://500px.com/claudiocolotti1/
mail: claudio.colotti1@gmail.com
f o t o i n c o n t r i
VALERIO BISPURI
(Roma 1971) – “WORKSHOP – SCATTANDO CON VALERIO BISPURI”
Fotoreporter professionista dal 2001, collabora con numerose riviste italiane e straniere. Ha realizzato reportage in varie parti del mondo, ma è in America Latina che Valerio vive e lavora da anni.
Per dieci anni si è occupato di “Encerrados”, un progetto fotografico che mostra le condizioni di vita dei “rinchiusi” nelle carceri di tutti i paesi del continente latino-americano.
“Paco” è un altro suo lavoro, iniziato nel 2003 e concluso lo scorso anno con un libro edito da “Contrasto” e con una mostra ospitata a novembre alla Mole Vanvitelliana. Nato per denunciare la diffusione e gli effetti di una nuova droga, chiamata “Paco”, a basso costo che sta uccidendo una generazione di giovani nei sobborghi delle metropoli sudamericane.
Ad #AFF2017 ha esposto “Mirada Interior” una mostra antologica dei suoi lavori. Ad #AFF2018 lo incontreremo il 24 Maggio alle 18.00; terrà quindi il Workshop “Scattare con Valerio Bispuri” dal 25 al 27 Maggio.
– workshop SHOOT “Scattare con Valerio Bispuri” (dal 25 al 27 maggio)
Info e iscrizioni: antolinidanilo@gmail.com oppure 333 1629896
web: http://www.valeriobispuri.com/vb16/
mail: v.bispuri@mclink.it
MARCO BOTTELLI
(Fiorenzuola d’Arda 1978) – “LA GUERRA DI GAZA”
Fotografo professionista dal 2004 con poliedrici interessi sia nella fotografia pubblicitaria sia nel fotoreportage.
La passione lo porta a viaggiare in Africa e Sud America.
Dall’ottobre 2009 vive in Pakistan dove rimarrà fino a marzo 2011. In Pakistan focalizza il proprio lavoro sulle condizioni socio-politiche del paese. Dal 2012 al 2015 vive a Gerusalemme, lavorando principalmente come fotografo di news.
E’ di quegli anni il lavoro “LA GUERRA DI GAZA” sul conflitto israelo-palestinese, che presenta ad ANCONA FOTO FESTIVAL 2018.
Suoi lavori sono stati pubblicati su Burn Magazine, Time, The Guardian, The Telegraph, The Wall Street Journal, Vanity Fair, L’Espresso, Panorama e Internazionale.
“La guerra di Gaza” è il titolo della mostra che Marco Bottelli presenta ad #AFF2018 dal 19 maggio al 1 giugno
web: http://www.marcobottelli.com/
mail: info@marcobottelli.com
DENIS CURTI
Denis Curti è vicepresidente della FONDAZIONE FORMA, Centro Internazionale di Fotografia ed è membro del CdA della Fondazione Forma con delega ai rapporti istituzionali.
Direttore artistico di Civita Tre Venezie e direttore artistico della Casa dei TRE OCI di Venezia. Dal 2010 è Direttore artistico del Festival di Fotografia di Capri e supervisor del Master post universitario di Fotografia realizzato in collaborazione con NABA e Fondazione FORMA. Dal 2009 è consulente della Fondazione di Venezia per la gestione del patrimonio fotografico
In passato ha ricoperto diversi incarichi come direttore artistico del Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone, della Biennale Internazionale di Fotografia di Torino.
Per oltre 15 anni è stato giornalista e critico fotografico per le pagine di Vivimilano e Corriere della Sera
Esperto del mercato del collezionismo legato alla fotografia e negli anni l 2002-2003 è stato curatore delle prime aste fotografiche di Sotheby’s a Milano. Dal 1995 al 2002 ha diretto la Fondazione Italiana per la Fotografia. Negli anni ‘90 è stato direttore della scuola di Fotografia dell’Istituto Europeo di Design di Torino.
E’ curatore di mostre e rassegne fotografiche e autore di diversi libri sulla fotografia, fra questi, collezionare fotografia del 2010, per le edizioni Contrasto.
Ad #AFF2018 terrà la conferenza “Story Telling ed empatia.La fotografia che cambia pelle”
web: http://www.stillfotografia.it/
mail: info@stilllove.it
MATTEO GUZZINI
(Recanati 1971) – “AFRICAN HEROES”
L’Africa, culla dell’umanità, è la terra più antica del mondo rimasta ancora oggi a parlarci della Natura e dei suoi indispensabili valori di appartenenza. Seguendo questo filo rosso la mostra di Matteo Guzzini, a cura di Moreno Gentili, indaga usi e costumi dei Samburu, una delle ultime grandi tribù semi-nomadi africane del Kenya centro-settentrionale.
Attraverso una selezione tra migliaia di scatti realizzati in Kenya da Matteo Guzzini, il progetto, edito da Skira Edizioni, presenta un inedito percorso a più stadi che rievoca, senza mai cedere al facile folclore o all’esotismo di uno sguardo occidentale, un tessuto antropologico antichissimo fatto di tradizioni e conoscenze intrecciate alla vita pratica, indagando nei caratteri somatici, nelle usanze alimentari e nel carattere nomade della popolazione Samburu.
AFRICAN HEROES è il titolo della mostra che Matteo Guzzini presenta a #AFF2018 dal 2.6 al 17.6
web: http://www.matteoguzzini.com/
mail: mg@matteoguzzini.com
PIETRO MASTURZO
(Napoli 1980) – “INCONTRO”
È un fotografo documentarista italiano. Il suo lavoro si concentra su tematiche socio-politiche, con un interesse particolare verso la resistenza degli uomini in situazioni di oppressione e di violazione dei diritti umani.
Diversi i riconoscimenti internazionali, tra cui il prestigioso World Press Photo Picture of the Year, nel 2010, per il suo lavoro in Iran. Ha lavorato anche in Myanmar, Ucraina, Egitto, Libia, Iran, Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza, documentando storie umane in situazioni di conflitto. Attualmente lavora prevalentemente in Israele e in Palestina.
Ad #AFF2017 ha esposto il lavoro “La terra promessa dei Goldburt”.
Sarà ad #AFF2018 il 19 Maggio per un incontro in cui parlerà dei suoi lavori più recenti.
web: http://www.pietromasturzo.com
mail: p.masturzo@gmail.com
LIVIO SENIGALLIESI
(Milano 1956) – “MEMORIES OF A WAR REPORTER”
Un obiettivo spalancato sul mondo. Di fronte a un uomo che calpesta le macerie della sua casa, a una fila di persone che camminano verso il loro destino di profughi, a una fossa comune dissepolta con i suoi scheletri che ancora sembrano urlare, viene da pensare che le parole, lo sguardo, la pietà possano nulla perché la guerra e lì, con il suo odore acre di polvere e di decomposizione, forte come sa esserlo l’ingiustizia, inevitabile come ogni logica che abbia smarrito la ragione. E allora che cosa ci fa quell’uomo con la macchina fotografica che osserva, punta il suo obiettivo, scatta per conservare tracce di una memoria altrimenti destinata all’oblio? Fa quello che ritiene giusto: mostrare la voglia di credere che qualcosa si può fare, che non tutto è perduto. Testo di Roberto Mutti.
Livio Senigalliesi sarà ad #AFF2018 sabato 16 GIUGNO per presentare il libro “Memories of a war reporter”
web: http://www.liviosenigalliesi.com
mail: contatti@liviosenigalliesi.com
ULIANO LUCAS
Nato a Milano nel 1942, Uliano Lucas cresce nel clima di ricostruzione civile e intellettuale che anima il capoluogo lombardo nel dopoguerra. Ancora diciassettenne, inizia a frequentare l’ambiente di artisti, fotografi e giornalisti che vivevano allora nel quartiere di Brera e qui decide di intraprendere la strada del fotogiornalismo.
Leggi sul sito l’intera biografia
web: http://www.ulianolucas.it
mail: archivio@ulianolucas.it
DANIELE di BONAVENTURA (musicista)
Nato a Fermo (nelle Marche), Daniele di Bonaventura, compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza.
Ha suonato nei principali festival italiani con concerti e tournèe in tutta l’Europa e in Brasile, Argentina, Cile, Singapore, Giappone, Stati Uniti, Sud Africa, suonando nei più grandi tempi della musica, dalla Town Hall di New York alla Sala Pleyel di Parigi.
Ha suonato, registrato e collaborato con una lunga serie di artisti, tra i quali, solo per citarne alcuni: Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Miroslav Vitous, Rita Marcotulli, David Liebman, Toots Tielemans, Lenny White, Peppe Servillo, David Riondino, Francesco Guccini, Sergio Cammariere, Lella Costa, Ornella Vanoni, Franco Califano, e tantissimi altri.
Nel 2003 per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ha composto, eseguito e registrato la “Suite per Bandoneon e Orchestra” commissionatagli proprio dalla stessa.
web: http://www.danieledibonaventura.com
mail: info@danieledibonaventura.com
Link per approfondire le conoscenze
MONIKA BUŁAJ * SIMONE FRANCESCANGELI * CLAUDIO COLOTTI * VALERIO BISPURI * MARCO BOTTELLI * DENIS CURTI * MATTEO GUZZINI * PIETRO MASTURZO * CLAUDIO MARCOZZI * ANNALINA TORTELLI * SIMONA GUERRA * ULIANO LUCAS * DANIELE DIBONAVENTURA * LIVIO SENIGALLIESI * LEICA AKADEMIE